Regole e Durata del Periodo di Prova secondo il CCNL

L'articolo 12 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro stabilisce le condizioni del periodo di prova per i lavoratori domestici. Specificamente, i lavoratori dei livelli D e D super e quelli che operano in regime di convivenza, a prescindere dal livello, sono soggetti a un periodo di prova di 30 giorni di lavoro effettivo.

Per gli altri livelli, il periodo di prova è fissato a 8 giorni di lavoro effettivo. Questa fase consente sia al datore di lavoro che al lavoratore di valutare l'adeguatezza della posizione rispetto alle aspettative e alle competenze. Se un lavoratore completa il periodo di prova senza ricevere comunicazioni di recesso, viene considerato ufficialmente confermato nel suo ruolo, e il servizio prestato sarà conteggiato ai fini dell'anzianità lavorativa. Durante questo tempo, entrambe le parti possono terminare il rapporto senza necessità di preavviso, ma con l'obbligo di corrispondere al lavoratore la retribuzione maturata e le eventuali competenze accessorie.

Inoltre, per i lavoratori trasferitisi da un'altra regione senza cambio di residenza, è richiesto un preavviso di tre giorni per la risoluzione del contratto, salvo in caso di giusta causa. È essenziale che l'accordo sul periodo di prova sia documentato per iscritto per garantire chiarezza e protezione per entrambe le parti coinvolte.

CCnl

Art.12 Periodo di prova

1. I lavoratori inquadrati nei livelli D) e D super) ed i lavoratori operanti in regime di convivenza indipendentemente dal livello di inquadramento, sono soggetti ad un periodo di prova regolarmente retribuito di 30 giorni di lavoro effettivo. Per i restanti rapporti di lavoro, il periodo di prova è di 8 giorni di lavoro effettivo.

2. Il lavoratore che abbia superato il periodo di prova senza aver ricevuto comunicazione di recesso s'intende automaticamente confermato. Il servizio prestato durante il periodo di prova va computato a tutti gli effetti dell'anzianità.

3. Durante il periodo di prova, il rapporto di lavoro può essere risolto in qualsiasi momento da ciascuna delle parti, senza preavviso, ma con il pagamento, a favore del lavoratore della retribuzione e delle eventuali competenze accessorie corrispondenti al lavoro prestato.

4. Se il lavoratore è stato assunto come prima provenienza da altra Regione, senza avere trasferito la propria residenza, e la risoluzione del rapporto non avvenga per giusta causa, dovrà essere dato dal datore di lavoro un preavviso di 3 giorni o, in difetto, la retribuzione corrispondente.

5. L’apposizione del periodo di prova deve risultare da atto scritto.

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FAQ

Risposte a domande comuni

Quanto dura il periodo di prova per i lavoratori inquadrati nei livelli D e D super e per quelli che operano in regime di convivenza?
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Per i lavoratori inquadrati nei livelli D e D super, così come per i lavoratori che operano in regime di convivenza indipendentemente dal loro livello di inquadramento, il periodo di prova è regolarmente retribuito e dura 30 giorni di lavoro effettivo.

Cosa succede se un lavoratore completa il periodo di prova senza ricevere comunicazione di recesso?
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Se un lavoratore completa il periodo di prova senza aver ricevuto comunicazione di recesso dal datore di lavoro, viene automaticamente confermato nella sua posizione. Inoltre, il servizio prestato durante il periodo di prova viene conteggiato a tutti gli effetti dell'anzianità di servizio.

Cosa prevede il CCNL domestico in caso di risoluzione del rapporto di lavoro durante il periodo di prova?
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Durante il periodo di prova, il rapporto di lavoro può essere risolto in qualsiasi momento da entrambe le parti senza necessità di preavviso. Tuttavia, deve essere corrisposta al lavoratore la retribuzione e le eventuali competenze accessorie per il lavoro effettivamente svolto fino a quel momento. Inoltre, se il lavoratore è stato assunto da un'altra regione senza avere trasferito la propria residenza, e la risoluzione del rapporto non avviene per giusta causa, il datore di lavoro è tenuto a dare un preavviso di tre giorni o, in mancanza, a pagare la retribuzione corrispondente a tale periodo.

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